30 gennaio 2024 – Luca Monti coordinatore del Progetto Talenti Latenti finanziato da Erasmus Plus presenta i risultati e conclusioni del progetto per l’inserimento lavorativo di persone neurodivergenti attraverso il servizio di Validazione delle competenze.
Quando parliamo di inclusione, la parola rimanda a una differenza che si inserisce all’interno di un insieme di differenze. Nella disabilità la differenza è principalmente quella della mancanza. Ma se si vuole far parte di un insieme, la consapevolezza della difficoltà si deve compensare con la misura e l’evidenza di ciò che si possiede.
Talenti Latenti esprime e propone di rendere evidenti, consapevoli e certi quegli elementi nascosti che abilitano alla partecipazione.
Il lavoro, che è un ambito primario di partecipazione sociale, si alimenta delle competenze. Il mercato del lavoro scambia competenze che generano valore con compensi, posizione lavorativa e identità professionale.
Talenti Latenti mira a unire le esigenze di ingresso nel mondo del lavoro con uno strumento che evidenzi i talenti delle persone neurodivergenti, migliorando la loro autostima e fiducia e fornendo l’accesso al mercato del lavoro. Tuttavia, persistono sfide nei sistemi nazionali e nel quadro europeo, con ostacoli formali e disparità tra stati e territori.
C’è una necessità di sviluppare servizi appropriati per consentire alle persone neurodivergenti di partecipare attivamente, ottenere indipendenza economica e migliorare la loro situazione professionale. Ciò include la formazione di professionisti, l’allocazione di risorse per l’istruzione, la formazione, la convalida e l’impiego. Il progetto sottolinea l’importanza di strumenti comuni e delle migliori pratiche, sostenendo un repertorio europeo e standard di analisi, valutazione e convalida.
L’aumento delle diagnosi dello spettro autistico richiede attenzione. La validazione e certificazione, dal momento che molti non riescono ad avere un titolo di studio, può permettere il riconoscimento delle competenze per il lavoro ma anche consentire alle persone neurodivergenti di accedere a livelli di istruzione superiori.
Le organizzazioni del Terzo Settore forniscono servizi di supporto prezioso per costruire un sistema di servizi pubblico privato. Serve un investimento perché si dotino di personale formato e preparato in modo da avere il riconoscimento dai servizi pubblici per l’impiego. Il finanziamento da parte del Fondo Sociale Europeo, del Next Generation EU e dei programmi SURE è cruciale e dovrebbe essere utilizzato per promuovere l’adozione di servizi personalizzati da parte degli Stati membri dell’UE.
Le piattaforme di lavoro sono attori importanti nel mercato del lavoro, basandosi sullo scambio di informazioni accurate. Gli strumenti digitali possono aiutare nella gestione delle informazioni, consentendo agli operatori di concentrarsi sulle singole esigenze. La formazione degli operatori e la collaborazione con le famiglie sono cruciali, come evidenziato negli esperimenti in cui la fiducia e il supporto sono garantiti attraverso la collaborazione impegnata.
Il progetto riconosce che ottenere convalida e certificazione può essere un processo lungo. La Parabola Evangelica dei Talenti viene citata per sottolineare la sfida nel portare alla luce talenti latenti. La convalida da sola non è sufficiente, richiedendo strumenti e supporto aggiuntivi. Corsi personalizzati e ben finanziati sono considerati necessari nei casi in cui le competenze sono insufficienti per un mercato del lavoro esigente.
Talenti Latenti riconosce una grande necessità e un enorme potenziale, considerando il progetto come un seme dimostrativo della possibilità di successo. Sottolinea la necessità che le buone pratiche diventino servizi diffusi, accessibili a tutti, non solo a pochi. L’obiettivo di lavoro, autonomia e realizzazione personale per le persone neurodivergenti dovrebbe essere raggiungibile, sottolineando il ruolo centrale della convalida. Il progetto chiede uno slancio dal centro decisionale dell’Europa e successivamente dai centri decisionali dei singoli paesi.
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