PRIMO INCONTRO – presentazione

0.1 Che cos’è L’ORIENTAMENTO NARRATIVO

Per tanto tempo abbiamo pensato che la scelta fosse il frutto di un ragionamento, dimenticando che la nostra vita si alimenta e procede sullo stimolo delle emozioni che solo talvolta si confrontano con la razionalità.

L’orientamento è un servizio di informazione, affiancamento e metodo che deve tener conto della componente emotiva e utilizzarla positivamente.

Il percorso di orientamento narrativo utilizza la letteratura come strumento per far emergere gli elementi emotivi, le aspirazioni e i valori per condurre una riflessione razionale sul futuro formativo e professionale.

Infatti la narrazione raccoglie e restituisce l’intreccio di avvenimenti che facciamo nostri e ciascuno di noi li rielabora sulla base delle proprie caratteristiche e del proprio vissuto.

Come dice bene Baricco: non scriviamo storie, siamo storie.

Per gli studenti in adolescenza, leggere e scrivere è anche un modo per riflettere sulle storie degli altri per capire come entrare nel mondo degli adulti.

L’orientamento narrativo parte da questa consapevolezza per arrivare, attraverso il gesto umano del leggere e scrivere, a ricostruire il senso e definire e perseguire la “propria leggenda personale”.

Savickas – uno dei padri dell’orientamento narrativo – afferma che il nostro pensiero si alimenta di storie fin da piccoli e il cervello elabora pensiero in forma e con struttura narrativa.

Accompagnare nella scoperta di se stessi è un compito delicato ma assolutamente affascinante per chi vuole “orientare” e “consigliare”. Infatti l’orientatore, che usa la narrazione come metodo di scoperta, ha il compito di raccogliere e rilanciare. Protagonista, attore, scrittore della propria storia è la persona/lo studente. Questa è la regola prima. Poi c’è il gruppo che è un’altra risorsa importante ma anche un elemento da considerare per la delicatezza delle implicazioni che nascono dalla riflessione su questi temi.

Anche in questo, la scrittura aiuta a risolvere e trovare gli spazi di riservatezza necessari.

 

0.2 IL METODO

Nel video ascoltiamo il guru dell’orientamento Mark Savickas con Alessandro Baricco e Roberto Saviano che accennano alcune brevi riflessioni molto puntuali e illuminanti.

Questo modo, questo metodo, non è solo interessante e “bello” ma è quello “giusto” perchè la nostra mente (che è qualcosa di più del cervello) funziona così, si alimenta e genera storie che sono poi la storia di ciascuno di noi.

Per chi teme che sia una questione di tecnica e di linguaggio, dobbiamo subito sgomberare il campo dall’equivoco che la tecnica narrativa sia l’obiettivo. La lingua è solo uno strumento, indispensabile per parlare a noi stessi. Non c’è una questione estetica, lessicale, formale. Gli elementi importanti sono i contenuti, l’autenticità, la profondità, la completezza.

E’ vero, è scientifico, è così… siamo storie ma non storie scritte da altri e nemmeno storie scritte prima.

Qualche volta, nei momenti chiave, quelli dove si gioca una scelta importante, una parola può aver fatto cambiare le cose. Può essere che, con pazienza, ritorniamo lì, a quel bivio, e riscriviamo una parola diversa oppure cerchiamo un altro incrocio che ci riporti sulla strada nostra.

Qui abbiamo il video de famoso discorso di Steve Jobbs sulla sua vita:

 

 

0.3 CINQUE CAPITOLI

  1. chi sei
  2. cosa vuoi
  3. gli altri
  4. il mondo degli adulti
  5. il futuro

1.1 CHI SONO

Le verità del grillo parlante

Pinocchio torna a casa dopo che i gendarmi hanno portato in prigione il povero Geppetto. Trova il Grillo che lo ammonisce così…

 

— Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori, e che abbandonano capricciosamente la casa paterna. Non avranno mai bene in questo mondo, e prima o poi dovranno pentirsene amaramente.

— Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all’alba, voglio andarmene di qui perché, se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia, e mi diverto più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi…

 

Guarda adesso sul tuo profilo Instagram e Snapchat… scrolla e segna quali messaggi e immagini ti rimangono impresse in positivo e negativo:

 

Positivo

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Negativo

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1.2 È UNA STORIA VERA

 

SPAZIO DI LETTURA

Conoscete la Storia di Pinocchio? È una storia vera… in che senso?

È una favola ma – come le vere favole – è anche vera e universale perché rappresenta molte cose che accadono e si ripetono sempre… come le stagioni… come la trasformazione di un bambino che diventa prima ragazzo, poi adolescente e infine adulto.

Pinocchio ascolta il babbo ma, da un certo momento in poi, inizia a rompere il cordone che lo tiene legato per intraprendere una propria strada. Il filo che unisce genitori e figli è una sicurezza, ma è anche un freno, un limite. Questo sciogliere o tagliare può avvenire qualche volta pian piano e gradualmente ma più spesso avviene a strappi nella stagion dell’adolescenza.

E tra gli strappi c’è anche la scelta della scuola, non più la scuola vicina e degli amici ma una scuola più lontana, dove ci sono ragazzi che non conosciamo. Ci possono essere Lucignolo ma anche tanti altri personaggi con cui fare cinque anni di strada. Ma per andare dove?

Qualche volta la scuola può essere lontana… ma anche se fosse vicina, è comunque un luogo sconosciuto in una stagione di cambiamenti e trasformazioni inevitabili.

Pinocchio in tutte le sue avventure è costantemente combattuto tra la propria natura e ciò che accade, le persone che incontra, i valori e le lusinghe. Sceglie continuamente e spesso sbaglia ma alla fine del suo viaggio la strada imboccata lo riporta lì da dove era partito. Torna a casa completamente trasformato.

 

Io sono come Pinocchio perché…

 

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1.3 IL PERCORSO: COSA MI ASPETTO

Metodologia: brainstorming (SCHEDA BRAINSTORMING)

Obiettivi

Riflettere sul percorso

  • Comprendere le sue possibilità e interpretarle secondo le aspettative
  • Condividere idee e sensazioni
  • Sviluppare collegamenti e idee diverse
  • Aprirsi verso nuove definizioni e prospettive
  • Condividere

Regole

  • È esclusa la critica, la valutazione e il giudizio
  • Si può dire quello che si vuole senza paura di sbagliare anche cose ridicole e senza significato
  • Esprimersi in modo sintetico
  • Cercare le associazioni mentali con cose dette da altri
  • Produrre pluralità di idee
  • Far sì che tutti partecipino almeno due volte

Materiali:

un supporto che raccolga spunti, parole, immagini…

1.4 La lettura: scegliere un libro del proprio passato e consigliarlo a un compagno.

 

1.5 Il monitoraggio del percorso

Tutti i percorsi si affrontano avendo in mente una meta. La meta è chiara ma ci sono tanti obiettivi diversi che costruiscono la scelta giusta della scuola superiore, del percorso di studi terziario o del lavoro.

L’orientamento narrativo è un modo per affrontare il percorso della scelta che richiede di raccontare e raccontarsi, di trovare nelle storie di altri qualcosa da portare con sè. In questa fase di partenza, i partecipanti sono chiamati a pensare a cosa si aspettano e da dove partono: certezze, insicurezze, idee, propositi, compagni di viaggio.

 

Scheda VALUTAZIONE EX ANTE

Compila online cliccando su questo testo: 

IL PUNTO DI PARTENZA

 

STRUMENTI

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