(estratto dalla Guida per la scelta della scuola superiore)
I Licei
I licei offrono un’ampia formazione culturale e un buon metodo di studio, cosa che rende questa tipologia di scuola particolarmente adatta a chi ha intenzione di proseguire gli studi all’università̀.
In generale possiamo dire che tutti i licei assicurano una buona cultura di base.
I licei non rilasciano titoli di studio che hanno un valore professionale, anche se sviluppano competenze che si possono valorizzare nel lavoro. La caratteristica dei licei è sviluppare le capacità di ragionamento logico e d’analisi e richiedono uno studio approfondito.
Formano e sviluppano nei ragazzi un buon metodo di studio.
I licei si scelgono quando si è quasi certi di voler iscriversi all’università e se si è molto bravi nelle materie teoriche.
Il liceo è infatti la strada maestra che porta all’università anche se non l’unica. Ciascun percorso liceale inoltre ha, per così dire, una propria anima che lo caratterizza e distingue.
L’istruzione liceale comprende: liceo classico, artistico, linguistico, scientifico, scienze umane, musicale.
Il Liceo Artistico ha come proprio nucleo il mondo dell’arte con l’insegnamento delle discipline artistiche in chiave teorica. È un liceo con una forte impronta umanistica, dove le materie importanti sono l’italiano, la storia dell’arte e la filosofia.
Forma competenze che sono spendibili all’Accademia, nelle Università in generale. Per quanto concerne il mondo del lavoro, le competenze acquisite necessitano di un approfondimento e uno sviluppo verso le capacità pratiche e tecniche. “Conosco la scultura ma non sono, non posso definirmi, uno scultore”.
Nel Liceo Classico è centrale la formazione in campo umanistico legata alla tradizione culturale europea. La scelta cade su questo liceo quando ai ragazzi piacciono e sono portati per le materie umanistiche e mostrano interesse e curiosità anche per discipline come il latino e il greco e la filosofia. I ragazzi che scelgono il liceo classico devono amare lo studio al di là e al di fuori dell’applicazione pratica.
Ciò che si apprende oltre lo specifico delle discipline è il metodo di studio, l’attenzione al linguaggio e alla comunicazione, l’interesse e la capacità di approfondire.
Il Liceo Scientifico è il percorso più scelto in assoluto. Vi è nei programmi un rapporto equilibrato tra discipline umanistiche e scientifiche matematiche. Tuttavia, il cuore di questo liceo è la matematica e rimangano molto importanti anche l’italiano, la filosofia e il latino.
La riflessione nella scelta è su queste discipline, e in particolare la prima.
Vostro figlio è portato e interessato alla matematica? Riesce? La studia con piacere?
Altro elemento importante nel liceo scientifico sono i tre indirizzi: tradizionale, sportivo e delle scienze applicate.
Il Liceo Linguistico forma competenze su lingue straniere da un punto di vista principalmente teorico, cioè si studia molto la letteratura e molto meno le tecniche di traduzione o di interpretariato. Chi desidera lavorare come interprete e traduttrice dovrà frequentare l’università o corsi di specializzazione post diploma. Vostro figlio è portato per la lingua straniera, gli piace? Le lingue non si imparano solo al liceo, ci sono anche istituti tecnici e professionali che hanno le lingue come materie fondamentali e le si impara in una maniera diversa.
Il Liceo delle Scienze Umane integra la cultura generale umanistica con le scienze umane e sociali. È pensato per i ragazzi a cui piacciono le discipline umanistiche con un interesse per l’area sociale. Pertanto, le materie di approfondimento sono la psicologia, la pedagogia e la sociologia. Discipline che non sono presenti nella scuola media e che studiano il comportamento dell’uomo a livello individuale, di crescita, di rapporti con gli altri.
Il Liceo Musicale e il Liceo Coreutico. Ci sono poche scuole che propongono questi percorsi. Anche in questo caso bisogna chiarire che musica e canto sono centrali ma studiati da un punto di vista teorico e storico e limitatamente pratico. Non si diventa musicisti o cantanti. Si acquisiscono le competenze relative a composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione. Sono quindi licei adatti a chi ha sviluppato una forte passione per la musica ma che deve trovare anche altri percorsi paralleli per acquisire le competenze pratiche.
Ultimo elemento da considerare, e rispetto al quale è necessario informarsi, è la modalità di iscrizione e le eventuali selezioni in ingresso.
Il Liceo del Made in Italy consente di approfondire lo studio dell’economia e del diritto, dedicando altresì attenzione alle scienze matematiche, fisiche e naturali e all’analisi degli scenari storici, geografici, artistici e culturali che sono alla base del tessuto produttivo del nostro Paese. Gli studenti potranno così conoscere l’evoluzione storica e industriale dei settori produttivi del made in Italy e acquisire competenze e conoscenze relative alla gestione d’impresa, alle strategie di mercato, allo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del made in Italy
Gli Istituti tecnici offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico. Allo stesso tempo favoriscono lo sviluppo di competenze che permettono un immediato inserimento nel mondo del lavoro, ad esempio in un’impresa o in un’attività autonoma. Il diploma di Istituto tecnico permette di proseguire gli studi all’università, soprattutto verso corsi di laurea scientifici, tecnologici ed economici, o specializzarsi ulteriormente presso gli ITS Academy – Istituti Tecnologici Superiori.
Questi percorsi hanno una rilevante componente teorica ma formano anche per l’applicazione concreta degli insegnamenti in quanto chi si diploma consegue un titolo professionalizzante di “tecnico”.
L’istruzione tecnica risponde a una specifica esigenza del tessuto economico e produttivo, offrendo competenze di tipo specialistico, relazionale, linguistico ed informatico (nei diversi indirizzi in cui si suddivide la proposta formativa).
Gli istituti tecnici consentono una buona preparazione e quindi l’accesso a tutte le Facoltà universitarie.
La caratteristica distintiva è il mix tra competenze teoriche e pratiche che permette ai diplomati di operare in funzioni di responsabilità rispetto ad altre persone, a beni e a risorse economiche.
Chi sceglie un istituto tecnico è un ragazzo o una ragazza che ha una predisposizione verso attività che richiedono ragionamento e assunzione di responsabilità.
Settore Economico:
Amministrazione, Finanza e Marketing,
Turismo
Settore tecnologico:
- Agraria, Agroalimentare, Agroindustria
- Chimica, Materiali e Biotecnologie
- Grafica e Comunicazione
- Costruzioni, Ambiente e Territorio
- Elettrotecnica ed Elettrotecnica
- Meccanica, Meccatronica ed Energia
- Trasporti e Logistica
- Sistema Moda
- Informatica e Telecomunicazioni
Per comprendere bene gli elementi chiave che possono distinguere un’area dall’altra è molto importante informarsi sui programmi didattici attraverso le guide che riportano istituti, sedi, discipline, monte ore di quest’ultime.
Sono scuole territoriali dell’innovazione, aperte e concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. I nuovi Istituti professionali sono caratterizzati dalla personalizzazione del percorso di apprendimento e dalla elaborazione del “Progetto formativo individuale” per ciascuno studente e prevedono docenti tutor che lavorano con gli studenti per motivare, orientare e costruire in modo progressivo il percorso formativo nonché un modello didattico che collega direttamente gli indirizzi di studio ai settori produttivi di riferimento per offrire prospettive concrete di occupabilità. E ancora: metodologie didattiche per apprendere in modo induttivo, attraverso esperienze di laboratorio e in contesti operativi, analisi e soluzione di problemi legati alle attività economiche di riferimento, lavoro cooperativo per progetti, possibilità di attivare percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, i cosiddetti PCTO, già dalla seconda classe del biennio.
Questi istituti propongono percorsi formativi dove è molto importante la componente professionale pratica anche se è presente l’aspetto teorico soprattutto legato alla capacità di lettura e comprensione di progetti, tecniche, strumentazioni e caratteristiche fisiche, chimiche dei materiali e dei prodotti.
È una scuola pensata per chi non è sicuro di voler fare l’Università e che tendenzialmente non si sente portato per un percorso di studi lungo.
Ha ben chiaro il lavoro che vorrebbe “fare da grande”, o ne ha individuato almeno l’ambito e il settore. Il ragazzo o la ragazza è interessato agli aspetti pratici e vuole vedere in concreto il risultato di ciò che realizza, di ciò che fa.
Gli istituti professionali offrono percorsi in due settori, quello dei servizi e quello dell’industria e artigianato che si dividono poi in sei indirizzi.
- Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane
- Pesca commerciale e produzioni ittiche
- Industria e artigianato per il Made in Italy
- Manutenzione e assistenza tecnica
- Gestione delle acque e risanamento ambientale
- Servizi commerciali
- Enogastronomia e ospitalità alberghiera
- Servizi culturali e dello spettacolo
- Servizi per la sanità e l’assistenza sociale
- Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – Odontotecnico
- Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – Ottico
Questi indirizzi possono essere soggetti a variazioni e sono aggiornati all’edizione 2025 (consulta eventualmente il sito ministeriale che fornisce anche dati aggiuntivi: adatto a chi, imparerai a… dopo il diploma)
L’Istruzione e Formazione Professionale
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono pensati per gli studenti che intendano acquisire una preparazione specifica per l’ingresso nel mondo del lavoro. I percorsi consentono di affiancare, alle tradizionali conoscenze teoriche, una forte componente pratica attraverso lezioni svolte da esperti dei vari settori, attività laboratoriali e opportunità di tirocini in contesti lavorativi e aziendali. I percorsi IeFP permettono di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro, che tuttavia non preclude la possibilità di proseguire il percorso di studi nella formazione professionale o nella scuola.
Se considerassimo il tempo di ingresso nel mondo degli adulti, potremmo dire che la formazione professionale è la strada più breve e che forma i profili professionali più operativi.
La programmazione è affidata alle Regioni, per cui la proposta cambia in funzione della regione di residenza. Nella formazione professionale negli ultimi dieci anni sono cambiate molte cose relative ai contenuti di studio. Non sono scuole di solo laboratorio, si è dato spazio e importanza alle discipline di cultura generale (italiano, matematica, lingua straniera).
Anche questa evoluzione dell’offerta formativa segue l’esigenza di sviluppo e trasformazione della società. Tutte le professioni, infatti, sono ricche di contenuti non solo tecnici.
Come e perché è cambiata la formazione professionale? Partiamo da un esempio concreto: L’estetista
Molte ragazze desiderano lavorare come estetiste. È un desiderio diffuso. Hanno un’immagine semplice di questo lavoro. La prima cosa, per verificare se questa può essere la strada giusta, è quella di raccogliere informazioni sui diversi aspetti della professione. L’orario di lavoro, le giornate settimanali, le attività… le competenze tecniche dell’estetista sembrano facili da identificare. Al di là delle abilità manuali, è importante conoscere la chimica, la biologia… Le materie scientifiche hanno il loro peso perché i trattamenti sulla persona comportano responsabilità. Allo stesso tempo è richiesta attenzione, gestione delle relazioni, gestione dei conflitti.
È un settore in crescita in questo momento e ci sono molte richieste di personale. Se l’esame di realtà prosegue e ci si informa sulla retribuzione, si scopre che questa è molto bassa. Molti abbandonano, diversi cambiano lavoro in quanto l’evoluzione naturale della professione ha una sola via: mettersi in proprio. In questo caso si scopre che tutte le discipline previste dal corso di studi sono importanti, in particolare quelle di cultura generale diventano essenziali.
La matematica per tutta la gestione del salone di bellezza, anche se è piccolo e a conduzione propria. Il diritto, perché ci sono leggi, tasse, rapporti di lavoro da gestire.
L’esempio vale per questa professione ma è applicabile a molte altre. Potenzialmente a tutte. Per questa ragione i percorsi di studio della formazione professionale sono cambiati.
I percorsi sono molti ed è facile informarsi attraverso le guide provinciali dell’offerta formativa e attraverso gli open day organizzati dalle scuole sia regionali che statali.
IEFP quadriennale
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono pensati per gli studenti che intendano acquisire una preparazione specifica per l’ingresso nel mondo del lavoro. I percorsi consentono di affiancare, alle tradizionali conoscenze teoriche, una forte componente pratica attraverso lezioni svolte da esperti dei vari settori, attività laboratoriali e opportunità di tirocini in contesti lavorativi e aziendali. I percorsi IeFP permettono di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro, che tuttavia non preclude la possibilità di proseguire il percorso di studi nella formazione professionale o nella scuola.
Filiera formativa tecnologico-professionale (4+2)
La filiera formativa Tecnologico Professionale (cosiddetta 4+2), introdotta recentemente, rappresenta una tipologia di percorso quadriennale che mette in raccordo l’istruzione superiore tecnica e professionale con i percorsi di specializzazione negli ITS Academy che hanno durata di 2 anni.
L’obiettivo è quello di offrire agli studenti una formazione vicina alle esigenze del mondo del lavoro, potenziando anche il collegamento con il territorio e le imprese.
Per questo viene strutturato un percorso formativo pensato per condurti all’acquisizione di un titolo di alta specializzazione tecnica che ha la durata complessiva di 6 anni.
Iscrivendoti quindi ad un percorso in filiera potrai:
- dopo 4 anni, conseguire il diploma di istruzione secondaria di secondo grado presso un istituto tecnico, un istituto professionale oppure seguendo un percorso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) che aderisce alla sperimentazione. Questo titolo di studio, come accennato precedentemente, presenta il medesimo valore legale dei tradizionali percorsi quinquennali e ti consente quindi di accedere all’istruzione terziaria negli ITS Academy (2 anni), nelle università oppure di entrare direttamente nel mondo del lavoro
- dopo ulteriori 2 anni, se decidi di concludere il percorso in filiera, conseguirai un titolo di alta specializzazione tecnica presso uno degli ITS Academy.
STRUMENTI
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Adatto per scuola secondaria di primo e secondo grado.
PER I GENITORI
Per aiutare i genitori nel loro compito di accompagnamento e informazione dei figli in questo delicato momento di scelta abbiamo realizzato una Guida che raccoglie la nostra esperienza di venti anni di orientamento.
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